I 10 punti della Destra Sociale.
La Destra o è Sociale o non è!
Per un grande e compatto fronte anti-progressista, per un nuovo centro-destra, dove la Destra Sociale sia protagonista, rappresenti l’anima identitaria ed il locomotore delle istanze nazional-popolari.
Per una Politica di rinnovamento, contro un ritorno alle vecchie logiche di potere della vecchia partitocrazia.
Potere alla gioventù e ricambio generazionale!
Quote Verdi: rappresentanze giovanili nelle liste elettorali, con obbligo di un tot numero di under 40!
Avanti per Roma Capitale!
Roma Capitale simbolo di storia, d’identità ed unità nazionale; legame tra Nord e Sud dell’Italia.
Dalle Identità locali ad una profonda e sentita unità nazionale, per il federalismo comunale.
Abrogazione delle Province, meno poteri alle Regioni, per l’Italia dei Campanili.
Roma Capitale culla della millenaria Civiltà italica, radici e centro dell’Euro-Mediterraneo.
Contro la disoccupazione e precarietà: socializzazione!
Socializzazione delle aziende municipalizzate e delle aziende romane a rischio chiusura, come previsto dall’Articolo 46 della Costituzione.
Blocco di ogni forma di delocalizzazione. Il Lavoro romano deve rimanere a Roma.
Giù le mani dagli Studi di Cinecittà, dall’Alitalia, dall’Alenia, dall’Eni e da tutti i “gioielli di famiglia”, vanto ed occupazione per Roma Capitale.
TecnoRibellione!
Contro liberalizzazioni e privatizzazioni imposte dal Governo Tecnico e avallate da una classe politica venduta ai poteri forti.
A difesa delle categorie, cuore pulsante della nostra economia, minacciate dai tecnocrati nemici del popolo sovrano, al servizio delle banche e della speculazione.
Non ci sono lavori che non vogliamo fare, ma salari inaccettabili!
Blocco dei permesse, ritiro delle licenze e delle autorizzazioni a chi assume immigrati e/o clandestini in nero.
Confisca degli immobili a chi affitta case a immigrati e/o clandestini in nero.
Il lavoro nero genera immigrati sottopagati e italiani disoccupati.
Chiusura di tutti i Campi Rom, per una vera integrazione: Roma accogliente solo per chi rispetta le sue Leggi.
Espulsione immediata di tutti gli stranieri che commettono reati e rimpatrio nei loro Paesi d’origine.
Case popolari, assunzioni e asilo nido del Comune: prima i romani.
Liberiamo i Romani dal cappio dell’usura: fuori Equitalia da Roma!
Roma Capitale rompa ogni rapporto con Equitalia.
Creazione di un Ente proposto alla riscossione dei crediti comunali che non utilizzi metodi da “strozzini” e non imponga interessi usurai.
Condono di tutte le multe.
Le periferie: futuro e giovinezza di Roma Capitale!
Nuova edilizia popolare: dignitosa, umana, ecosostenibile.
(Mai più Tor Bella Monaca, Corviale e mostri di cemento stile Urss).
Investimenti nelle periferie, il futuro e la giovinezza di Roma Capitale.
Riqualificazione e/o assegnazione ad associazioni popolari di tutti gli spazi, gli immobili e le strutture pubbliche abbandonate, inutilizzate, lasciate nel degrado e lasciate alla mercè della speculazione.
Roma bene comune: spazi sociali, culturali e meta-politici per una visione comunitaria della Città e risposta immediata all’emergenza abitativa.
Ritorno all’Equo-canone.
Lotta di liberazione culturale!
Contro il monopolio culturale della sinistra, contro la dittatura e l’arroganza dei salotti radical-chic, per una cultura popolare, identitaria e comunitaria.
Cittadinanza attiva e partecipazione dei Cittadini, dei Movimenti e dei Comitati di quartiere ai programmi, alle delibere e ai bilanci del Campidoglio e dei Municipi.
Rilanciamo il nostro patrimonio artistico: dal cento alle periferie!
Riqualificazione e rilancio del nostro patrimonio artistico attraverso una gestione mirata e responsabile.
Roma è il centro del mondo e le sue opere ne sono orgoglio e sfoggio.
Inoltre valorizzazione dell’enorme patrimonio artistico presente, non solo nel centro di Roma, ma su tutto il suo esteso territorio.
Il coraggio di unirsi e la marcia verso il cambiamento: orrizzonte di vittoria!
Per l’unità del centro-destra, per proseguire la marcia verso il cambiamento.
Per una profonda Rivoluzione identitaria, dove la Militanza Sociale ne sia l’Avanguardia.
Non riconsegniamo la Nostra Città alla sinistra, nemica della romanità, delle categorie, del lavoro romano, delle periferie e della sicurezza; amica delle banche, dei tecnici, dei palazzinari, della clandestinità, delle caste e delle posizioni di rendita.
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